Trasferirsi in Germania: l’esperienza di Michelle tra spostamenti e crescita personale

da | 27 Febbraio 2024 | Interviste a expat e nomadi

Oggi voglio condividere la storia di Michelle, una donna che ha vissuto una vita da expat, spostandosi tra diversi paesi e affrontando le sfide e le opportunità che questa scelta comporta. Michelle è nata e cresciuta nella provincia di Brescia, ma fin dall’infanzia ha sperimentato una sensazione di non appartenenza a un luogo specifico. Sebbene la sua famiglia sia italiana, nessuno dei suoi membri è originario della provincia di Brescia, e questo le ha fatto sentire una certa mancanza di radicamento sin da piccola. “Nonostante non avessi genitori stranieri o provenienti da altri stati, sentivo questa curiosità e voglia di scoprire e spostarmi fin da quando ero piccola,” racconta Michelle. Questo desiderio di esplorare il mondo è stato accompagnato dalla sua passione per le balene, che l’ha portata a scegliere di studiare biologia marina. Qui sotto ti lascio il video, ma se preferisci puoi continuare a leggere.

Un percorso di vita in continuo movimento

Michelle ha sempre avuto la passione per lo studio delle balene e ha intrapreso un percorso di studi in biologia marina, inizialmente pensando di poterlo fare in Italia. Tuttavia, ha presto realizzato che, per seguire il suo sogno, avrebbe dovuto spostarsi all’estero. “Ho iniziato con la mia tesi di specialistica in Spagna,” ricorda, “e da lì ho continuato a spostarmi per l’Europa, seguendo vari progetti. Questi spostamenti mi hanno portato a incontrare nuove persone, fino a quando ho conosciuto mio marito, un tedesco, e insieme abbiamo vissuto in Germania, poi in Messico per sei anni, e ora siamo tornati in Germania. Ma continuo a lavorare anche in Italia, quindi la mia vita è sempre in movimento.”

Michelle racconta di come il suo percorso non sia stato caratterizzato da una decisione netta di lasciare l’Italia, ma piuttosto da una serie di spostamenti che l’hanno portata gradualmente a stabilirsi altrove. “Il fatto di lasciare l’Italia per me non è mai stato problematico,” spiega, “ma le difficoltà sono emerse quando, nei momenti importanti della mia vita, come diventare mamma, non ho potuto avere vicino la mia famiglia. Ho dovuto contare solo sulle mie forze, perché non esisteva il concetto di poter lasciare i bambini dai nonni o uscire con le amiche di sempre. Ogni volta che ti trasferisci in un posto nuovo, devi ricostruire tutto da zero, e non è facile.”

La sfida di sentirsi a casa in nuovi paesi

Michelle ha sperimentato anche la sensazione di essere sempre un’immigrata nei paesi in cui ha vissuto. “In qualsiasi altro posto sono andata, sono sempre stata un’immigrata. Non importa che fossi in Germania o in Messico, non ero mai veramente di quel posto, e per un motivo o per l’altro, questo emergeva,” racconta. Questa consapevolezza ha reso più difficile l’adattamento, ma allo stesso tempo ha permesso a Michelle di apprezzare maggiormente le somiglianze culturali tra l’Italia e i paesi in cui ha vissuto.

In Messico, per esempio, ha trovato molti aspetti simili alla cultura italiana, soprattutto per quanto riguarda l’importanza della famiglia e l’accoglienza delle persone. Tuttavia, ha notato che i messicani sono ancora più accoglienti degli italiani. “In Italia cambia molto a seconda della regione, ma in Messico ho trovato un modo di gestire le relazioni molto aperto, simile a quello che ho riscontrato lavorando in Sicilia,” spiega.

La Germania, d’altra parte, è stata un’esperienza molto diversa: “Della Germania amo l’attenzione che hanno verso l’ambiente e il modo in cui vivono, ma a livello di relazioni umane c’è una barriera molto difficile da abbattere. La barriera linguistica è un altro ostacolo, perché il mio tedesco non è perfetto, e questo ha reso più difficile integrarsi.” Michelle nota anche come, nonostante l’apparente vicinanza tra Italia e Germania, le differenze culturali rendano complessa la relazione tra italiani e tedeschi.

Le reazioni delle persone care e la costruzione di una nuova vita

Michelle ha raccontato che la sua famiglia in Italia non è rimasta sorpresa dalla sua decisione di trasferirsi all’estero, dato che i suoi spostamenti erano iniziati molto tempo prima della sua partenza definitiva. Tuttavia, la partenza più dolorosa è stata quella per il Messico, in particolare perché ha dovuto lasciare l’Italia con un bambino di quattro mesi. “Quella partenza è stata intensa, sia per me che per i miei genitori, che non avevano ancora avuto modo di godersi il nipotino,” ricorda. Nonostante le difficoltà, Michelle ha apprezzato il fatto di poter costruire la propria famiglia lontano dalle influenze esterne, creando uno spazio dove lei e suo marito potessero crescere i loro figli secondo le loro scelte. “Allontanarsi aiuta a uscire da certe dinamiche familiari, anche se questo significa affrontare la solitudine e la mancanza di supporto,” riflette.

Consigli per chi affronta le difficoltà della vita da expat

Alla fine dell’intervista, Lidia ha chiesto a Michelle di dare un consiglio a chi, come lei, sta affrontando la vita da expat o si è spostato di città e sta vivendo un momento di difficoltà. Michelle ha risposto con saggezza, sottolineando l’importanza di ricordare il motivo per cui si sono fatte certe scelte. “Quando arrivano i momenti difficili, bisogna ritornare all’origine del perché si è fatta una scelta, capire se quei motivi sono ancora validi. Se non lo sono, è giusto rimettere tutto in discussione. Bisogna essere aperti ai cambiamenti, anche se questo significa tornare indietro,” ha spiegato.

Michelle ha riconosciuto che, in alcune situazioni, come quando si è costretti a rimanere all’estero per motivi lavorativi, può essere più difficile cambiare le cose. In questi casi, è importante cercare di migliorare la situazione il più possibile, ma anche accettare ciò che non si può cambiare. “So che non è facile, soprattutto quando non si ha una rete di supporto,” conclude Michelle, “ma è fondamentale continuare a provare a migliorare, mantenendo aperta la possibilità di accogliere le cose come sono.”

La storia di Michelle è un esempio di come la vita da expat possa essere una continua sfida, ma anche una grande opportunità di crescita personale. Le sue esperienze ci ricordano l’importanza di rimanere fedeli a noi stessi, di essere aperti ai cambiamenti e di cercare sempre il modo di costruire una vita che rispecchi le nostre scelte e i nostri valori.

Spero che questa storia possa essere di ispirazione per chiunque stia vivendo un momento simile. Se avete esperienze simili o riflessioni da condividere, vi invito a farlo nei commenti. Noi, come sempre, siamo qui per ascoltarvi.

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