Appartenenza vs Sentirsi a Casa: due esperienze diverse
C.: “Io non sarò mai Piemontese. Io sarò sempre Calabrese. Eppure a Catanzaro non mi sentivo a casa”.

Possiamo sentirci profondamente legati a un luogo, alla sua cultura, alle persone che lo abitano. Eppure, nonostante questo legame, possiamo continuare a provare un senso di estraneità, come se quel posto non fosse davvero “casa”. Ma perché accade questo? La risposta risiede nella differenza sottile ma fondamentale tra appartenenza e sentirsi a casa.
Appartenenza: un legame culturale e sociale
L’appartenenza è una sensazione che nasce dal sentirsi parte di una comunità, dal condividere tradizioni, valori e modi di vivere. È qualcosa che spesso costruiamo nel tempo, attraverso le esperienze, le relazioni e la partecipazione alla vita sociale di un luogo. Appartenere significa riconoscersi nei simboli e nei rituali di una cultura, sentirsi parte di un “noi” culturale e sociale.
Ad esempio, una persona che ha vissuto tutta la vita nella stessa città può sentirsi legata ai luoghi simbolo, agli eventi locali, alle storie che fanno parte della memoria collettiva. L’appartenenza, quindi, è una connessione che si costruisce con l’esterno, con ciò che ci circonda.
Sentirsi a Casa: una questione personale
Sentirsi a casa, invece, è un’esperienza più intima e soggettiva. Non basta vivere a lungo in un posto o condividerne le tradizioni per sentirsi davvero a casa. Questa sensazione ha più a che fare con la propria storia personale, con i ricordi, le emozioni e quel senso di sicurezza che pochi luoghi sanno trasmettere.
Può capitare di sentirsi a casa in un luogo mai visto prima, magari perché richiama atmosfere familiari o perché in quel momento della nostra vita risuona profondamente con il nostro mondo interiore. Allo stesso modo, è possibile non sentirsi mai davvero a casa nel luogo in cui si è nati e cresciuti, proprio perché manca quella sintonia profonda con ciò che siamo davvero.
Quando l’appartenenza non basta
Ci sono persone che, pur partecipando attivamente alla vita sociale della loro città, non riescono a scrollarsi di dosso una sensazione di estraneità. Questo accade perché l’appartenenza, per quanto forte, riguarda l’esterno, mentre sentirsi a casa è una questione che tocca corde più intime.
Per sentirsi a casa servono connessioni autentiche, luoghi che risuonino con la nostra storia personale e, soprattutto, la libertà di essere se stessi. È per questo che, a volte, ci sentiamo più a casa in un piccolo caffè di una città lontana piuttosto che nel salotto della nostra abitazione.
Riconciliare le due esperienze
Capire la differenza tra appartenenza e sentirsi a casa può aiutarci a vivere con maggiore consapevolezza. Possiamo appartenere a molti luoghi, ma sentirci a casa solo in pochi. Accettare questa dualità ci permette di costruire spazi più autentici attorno a noi, scegliendo consapevolmente le persone e i luoghi che ci fanno sentire veramente accolti.
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